Statuetta votiva antropomorfa

N. oggetto

Reperto 229

N. inventario

n°24.S255-3.131 (Sabap SS-NU)

Provenienza

Loc. S’Urbale, Teti – Antica fonte alla base del colle di S’Urbale

Acquisizione

Rinvenimento fortuito

Materiale

Ceramica

Misure

Altezza 6 cm; larghezza massima 3,40 cm; spessore 2,2 cm

Conservazione

Mutilo

Periodo

Sardo-Punico

Datazione

Primo Ferro (IX-VIII sec.a.C.)

l reperto fa parte di un gruppo di figurine antropomorfe trovate nei pressi di un’antica fonte non più esistente, ai piedi del colle di S’Urbale (Teti-NU). La statuetta di argilla, di fattura sommaria, presenta tratti somatici appena accennati e le braccia raccolte sul ventre. Questo tipo di oggetti, trovati anche ad Abini e in altre località sarde, mostrano influssi orientali e testimoniano una possibile commistione tra il culto dell’acqua di origine nuragica e quello della sanatio. Il rituale, diffuso nell’isola durante l’età punica, consisteva nell’offerta di ex-voto a una divinità salutare per chiedere la guarigione. Il reperto è datato tra il VI e il III sec. a.C. circa.

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